L’importanza di avere analisi scientifiche su voci e suoni realizzate da esperti affidabili appare sottovalutata e tutt’oggi manca ancora un albo ufficiale dei periti. Il problema si fa più grave quando queste analisi vengono vengono richieste per perizie all’interno di tribunali. In questo articolo, de “Le inchieste di Repubblica”, “Quando l’intercettazione è ambigua“, che vi invitiamo a leggere, vengono affrontate sinteticamente alcune delle cause di errore che si possono verificare durante le perizie foniche. Tra le cause di errore, si cita nell’articolo, anche il mancato utilizzo da parte di alcuni periti di metodi scientifici secondo le linee guida fissate dalla International Association for Forensic Phonetics and Acoustics (IAFPA – www.iafpa.net). Per il riconoscimento del parlatore, alcuni periti utilizzano tecniche quali il semplice ascolto e la tecnica del voiceprint (basata sul confronto di sonogrammi o sul confronto delle formanti), la cui validità scientifica è stata smentita. A tal propostito la posizione dell’asociazione IAFPA è chiaramente espressa in questo comunicato. Voisis offre una propria soluzione di riconoscimento del parlatore, “Voice4id“, basata sull’analisi del cepstrum e sull’uso del likelihood-ratio framework, che può essere un punto di partenza per dare un fondamento scientifico alla perizia.