Impronte, voce o iride sono nel futuro del Mobile Payment

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  • Articolo pubblicato:15 Novembre 2015

Vari report e analisi condotte da addetti ai lavori e istituti di ricerca hanno evidenziato che l’autenticazione tramite login e password sta creando problemi agli utenti.
Per garantire una sicurezza minima nell’autenticazione tramite queste credenziali, ognuno di noi dovrebbe ricordarsi decine di password differenti (di dubbia efficacia). Spesso questa semplice regola però non viene rispettata perchè è difficile ricordarsi le varie password e si ricorre al riuso delle “solite” 5-6 parole mettendo così a rischio l’inviolabilità dell’accesso.

Le password per l’autorizzazione di transazioni mobili e l’accesso a servizi on line sono destinate a tramontare a favore di sistemi più rapidi, intuitivi e sicuri, per l’appunto generalmente legati alla lettura dei fattori biometrici degli utenti.

Suggerendo un paio di articoli che affrontano l’argomento, vi ricordiamo che la voce rappresenta un fattore biometrico facilmente utilizzabile su dispositivi mobili o fissi e non richiede accessori o sensori particolari: è sufficiente un microfono.

“Money 20/20, gli esperti intonano il de profundis delle password”

“Impronte, voce o iride: il futuro del Mobile Payment passa dalla Biometric Identity”