La crescente informatizzazione degli archivi rende spesso necessario reperire dei dati – anagrafici, fiscali, o di altro tipo – presenti in documenti cartacei per inserirli in formato digitale all’interno di qualche programma. Il tradizionale processo di scansione, basato sull’utilizzo di sistemi di riconoscimento ottico dei caratteri (Optical Character Recognition o OCR), non sempre si adatta bene al trattamento di documenti non strutturati o semistrutturati e difficilmente riconducibili ad un’unica tipologia, come ad esempio semplici scontrini.

In questi casi il riconoscimento vocale costituisce una valida soluzione per avere una procedura di ‘data entry’ con i seguenti vantaggi:

  • non è necessario studiare il layout dei vari tipi di documenti, né preparare dei batch con fogli segnapagine;
  • si può disporre istantaneamente dei dati in formato elettronico;
  • i dati catturati vocalmente possono essere facilmente esportati in altri sistemi, ERP (Enterprise Resource Management) o di altro tipo.
  • Si può combinare un’applicazione di data entry con la dettatura, per inserire sia dati anagrafici che testo. In questo modo, per esempio, è possibile inserire nei sistemi HIS Ospedalieri, nei RIS e PACS i dati delle vecchie cartelle cliniche cartacee e rendere i dati disponibili per qualsiasi consultazione e rielaborazione.

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